«Les Crimes allemands d’après des témoignages allemands». Joseph Bédier against the German Army». Joseph Bédier (1864-1938) – PDF
Stefano Rapisarda
Allo scoppio della I guerra mondiale Joseph Bédier (1864-1938) è all’apice del successo. Insegna al Collège de France e ha già prodotto i suoi lavori scientifici più celebri; ha confutato la teoria della provenienza orientale della novellistica (nei Fabliaux), delle cantilene comeantenate delle chansons del geste (nelle Legendes épiques) e ha messo in crisi il metodo lachmanniano nel Lai de l’ombre. È riconosciuto, anche dagli accademici della ora nemica Germania, come uno dei grandi maestri della disciplina
Mentre la Francia è sull’orlo della capitolazione, dal Belgio occupato iniziano a giungere notizie relative a atrocità commesse da parte di truppe tedesche sulla popolazione civile.La Nazione è mobilitata. I figli di Bédier si preparano a partire per il fronte e il non giovane filologo chiede persino di arruolarsi, ma viene rifiutato per l’età. Ecco allora che Stato Maggiore gli propone piuttosto un contributo intellettuale allo sforzo bellico. Sono stati sequestrati decine di diari e lettere e occorre qualcuno che conosca bene il tedesco e sia un fervente patriota, meglio se dotato della reputazione accademica internazionale di cui gode Bédier.. All’inizio egli appare riluttante a impegnarsi su un oggetto così drammatico e dolorosamente attuale. Poi, crescendo la drammaticità del conflitto e dinanzi alla mobilitazione generale, Bédier si lascia convincere Scriverà poco dopo: “Questa pubblicazione semiufficiale, che mi rende più orgoglioso delle mie Leggende epiche, farà gridare i Tedeschi di rabbia e umiliazione”.